C’è voluto una Arena, sede abituale di concerti e performance artistiche, per contenere ieri tutto l’orgoglio e il senso di appartenenza che, nell’ultimo mezzo secolo, ha contraddistinto il rapporto fra Amadori e le sue persone, gli “Amadori Peopoll”, come amano definirsi gli stessi collaboratori dell’azienda, fra dipendenti, agenti e allevatori della filiera.
Il Gruppo ha voluto riunirli a Pesaro, per celebrare insieme i 50 anni dell’azienda con uno straordinario live show-tributo che ha alternato aneddoti e ricordi, intrattenimento e momenti istituzionali, spettacoli e un concorso a premi che ha messo in palio una Fiat 500, vinta da una operaia dello stabilimento di Mosciano S. Angelo (TE): una scelta non casuale, perché proprio questo leggendario modello, nella sua versione storica, era utilizzata negli anni ’60 e ’70 da Amadori come auto aziendale!
Un evento lungo una giornata intera, partito fin dal mattino con le carovane di pullman - oltre 60 - che hanno portato a Pesaro 5mila persone provenienti da nord, centro e sud Italia, fino alla Sicilia e alla Puglia. “Give Me Fifty”, questo il titolo dell’evento che è stato fortemente voluto da Amadori per ribadire il valore della relazione, professionale ma non solo, con tutte le persone che ogni giorno contribuiscono al successo del Gruppo: una vocazione al rapporto umano trasferita negli anni da Francesco Amadori alla sua famiglia e che oggi è alla base della cultura aziendale. I veri protagonisti dell’evento, infatti, sono stati gli stessi collaboratori del Gruppo Amadori che, nei mesi scorsi, hanno realizzato video amatoriali per testimoniare e raccontare come vivono ogni giorno l’azienda. Lo show è stato, infatti, un emozionante momento di condivisione, il racconto di 50 anni di sfide imprenditoriali e tanti successi raggiunti insieme.
Uno spettacolo che ha ripercorso le vicende dell’azienda in parallelo a un pezzo di storia italiana, grazie anche al coinvolgimento di grandi personaggi del mondo dello spettacolo. Un emozionante video ha aperto lo spettacolo, introducendo i primi passi dell’azienda, fondata ufficialmente da Francesco Amadori insieme al fratello Arnaldo a San Vittore di Cesena nel 1969 dopo che, nei decenni precedenti, i due fratelli insieme alla famiglia avevano costruito le basi della prima filiera integrata Amadori. Sul palcoscenico è poi entrato in scena un giovanissimo attore, che ha interpretato un Francesco Amadori bambino ancora ignaro della sua futura impresa ma già consapevole delle proprie abilità e della sua voglia di costruire, passo dopo passo, qualcosa di grande.
È quindi seguita l’esibizione del giornalista e storyteller Federico Buffa che ha portato in scena gli inizi dell’azienda e il suo ulteriore sviluppo: un intenso viaggio parallelo tra le vicende imprenditoriali e i fatti di cronaca e costume avvenuti in Italia e nel mondo in quegli anni e nella terra dove tutto ha avuto inizio, la Romagna. Il conduttore Rudy Zerbi, presentatore dell’evento, ha poi raccontato insieme ai figli di Francesco, Flavio e Denis Amadori, oggi alla guida dell’azienda insieme all’AD Francesco Berti, l’ulteriore crescita nei decenni successivi, ponendo l’attenzione sulla Amadori di oggi e di domani, accompagnata dal racconto delle tendenze della società durante un’epoca irripetibile della storia d’Italia.
Non poteva mancare il racconto della nascita e del successo di “Parola di Francesco Amadori”, il famosissimo slogan entrato di diritto nel linguaggio di tutti gli italiani che Francesca Amadori, Responsabile Corporate Communication, ha voluto ripercorrere insieme a tutti i partecipanti attraverso gli spot più famosi.
L’evento si è concluso con lo spettacolo di Fiorello, realizzato ad hoc per l’evento.