Selezionati i vincitori tra oltre 40 candidature: tre allevatori sono del sistema Amadori
Valorizzare le eccellenze di un settore tecnologicamente avanzato, sensibilizzare l’adozione di pratiche sempre più virtuose, premiare le idee più innovative, esaltare il saper fare italiano. Con questi obiettivi Unaitalia ha promosso la prima edizione del premio “Avicoltore dell’anno: Premio 2017 migliori pratiche del settore avicolo italiano”, il riconoscimento che la filiera dedicata ai suoi principali protagonisti, gli allevatori. vincitori sono stati selezionati tra oltre 40 candidature e scelti da una giuria di esperti composta dal direttore di Unaitalia Lara Sanfrancesco, dal Vice Segretario Generale di Altroconsumo Franca Braga e da Maria Caramelli, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta.Tra gli allevatori che hanno ricevuto il premio, o la menzione speciale, tre sono allevatori del sistema Amadori: sono Amalia Mascia di Pietramontecorvino (provincia di Foggia), Enrico Bolognesi di Stienta (provincia di Rovigo) e Roberto Pons di Cumiana (in provincia di Torino).AMALIA MASCIA ha vinto nella sezione “Riduzione degli antibiotici”: con la collaborazione degli altri membri della famiglia, dal 2008 Amalia conduce un allevamento di polli Campese all’aperto a Pietramontecorvino, in provincia di Foggia, dove ha saputo conciliare in modo indissolubile benessere animale, riduzione degli antibiotici e sostenibilità ambientale.ENRICO BOLOGNESI si è distinto nella categoria “Benessere Animale”: allevatore dal 2011, nel suo stabilimento di Stienta, in provincia di Rovigo, ha messo al primo posto la salute dei suoi capi e l’applicazione di soluzioni pratiche per migliorare la qualità della loro vita. Il giovane allevatore (28 anni) ha introdotto nei tre nuovi e avanzati capannoni pannelli trasparenti affinché gli animali godano della luce del sole e sia favorito il naturale passaggio dalle ore del giorno a quelle della notte.ROBERTO PONS ha ricevuto una “Menzione speciale”: oltre ad essere tecnico Amadori per il Piemonte, Roberto guida insieme alla famiglia l’Azienda Agricola Tiziana Felizia - “Cascina Felizia, da padre a figlia”, che la famiglia della moglie gestisce da circa 60 anni a Cumiana (in provincia di Torino). La giuria ha apprezzato la passione che si è tramandata di generazione in generazione e l’adozione di tecnologie avanzate per garantire maggior benessere animale, oltre alla cura che emerge anche nei particolari nella gestione esterna dell’allevamento.Nelle foto: la premiazione di Amalia Mascia e Enrico Bolognesi