Fatturato pari a 1.261 milioni di euro nel 2012, +4,1% rispetto al 2011 - 18 Giugno 2013
Amadori continua a crescere anche in tempo di crisi.
Nel corso della presentazione dei dati di bilancio 2012 agli Istituti di Credito e alle Autorità, che si è svolta il 18 giugno a Cesena, sede centrale dell’azienda, sono emersi dati in crescita rispetto al 2011: un fatturato complessivo pari a 1 miliardo e 261 milioni di euro (+4,1% sul 2011), con una quota di mercato che si riconferma intorno al 30% sul totale delle carni avicole in Italia; un risultato d’esercizio positivo (pari a 10,2 milioni di euro), nonostante l’aumento di costi e servizi nella seconda metà dell’anno del tutto imprevisti. Il numero di persone occupate è cresciuto di 100 unità, fino a raggiungere 7.200 lavoratori.
Significativa anche la mole di investimenti messi in campo nel 2012, pari a oltre 40 milioni di euro, destinati principalmente all’ampliamento e potenziamento della capacità produttiva degli stabilimenti di trasformazione, al miglioramento e standardizzazione della qualità dei prodotti, al settore sicurezza e ambiente e all’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili.
“Il 2012 è stato un anno piuttosto ‘turbolento’, con una impennata dei costi delle materie prime, un calo generale dei consumi di carne, in particolare bovine e suine, ma una sostanziale tenuta del settore avicolo, che ha registrato performance positive soprattutto nel comparto degli elaborati crudi (hamburger e macinati), nei wurstel e negli arrosti - commenta Flavio Amadori, Vicepresidente. - Nel 2012 l’azienda Amadori ha saputo fronteggiare con successo le dinamiche di mercato, ed è stata particolarmente abile nel saper leggere i trend di breve periodo, mantenendo il giusto equilibrio di prezzo/quantità sul mercato. La marca Amadori continua a consolidare i nostri valori di genuinità, naturalità, qualità, che ci pongono sul mercato come veri ‘specialisti di categoria’.”
Nel corso della presentazione dei dati di bilancio 2012 agli Istituti di Credito e alle Autorità, che si è svolta il 18 giugno a Cesena, sede centrale dell’azienda, sono emersi dati in crescita rispetto al 2011: un fatturato complessivo pari a 1 miliardo e 261 milioni di euro (+4,1% sul 2011), con una quota di mercato che si riconferma intorno al 30% sul totale delle carni avicole in Italia; un risultato d’esercizio positivo (pari a 10,2 milioni di euro), nonostante l’aumento di costi e servizi nella seconda metà dell’anno del tutto imprevisti. Il numero di persone occupate è cresciuto di 100 unità, fino a raggiungere 7.200 lavoratori.
Significativa anche la mole di investimenti messi in campo nel 2012, pari a oltre 40 milioni di euro, destinati principalmente all’ampliamento e potenziamento della capacità produttiva degli stabilimenti di trasformazione, al miglioramento e standardizzazione della qualità dei prodotti, al settore sicurezza e ambiente e all’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili.
“Il 2012 è stato un anno piuttosto ‘turbolento’, con una impennata dei costi delle materie prime, un calo generale dei consumi di carne, in particolare bovine e suine, ma una sostanziale tenuta del settore avicolo, che ha registrato performance positive soprattutto nel comparto degli elaborati crudi (hamburger e macinati), nei wurstel e negli arrosti - commenta Flavio Amadori, Vicepresidente. - Nel 2012 l’azienda Amadori ha saputo fronteggiare con successo le dinamiche di mercato, ed è stata particolarmente abile nel saper leggere i trend di breve periodo, mantenendo il giusto equilibrio di prezzo/quantità sul mercato. La marca Amadori continua a consolidare i nostri valori di genuinità, naturalità, qualità, che ci pongono sul mercato come veri ‘specialisti di categoria’.”