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Il gruppo Amadori chiude in positivo il bilancio 2023, con ricavi per 1.780 milioni di Euro

Con quasi 70 milioni di Euro di investimenti in un anno nella filiera integrata, dai processi produttivi alla logistica, il gruppo Amadori chiude in positivo il bilancio 2023, con ricavi per 1.780 milioni di Euro (+2,5% rispetto al 2022) e EBITDA a 126 milioni di euro (7,1% del fatturato). Varato il nuovo Piano Strategico 2024 - 2028, per affermare nei prossimi anni Amadori come "The Italian Protein Company". Cesena, 12 luglio 2024

In un quadro macroeconomico e internazionale in costante divenire e caratterizzato da profondi cambiamenti, Amadori ha chiuso l’esercizio al 31 dicembre 2023 con buone performance e risultati economico-finanziari che confermano la solidità del gruppo agroalimentare italiano: ricavi per 1.780 milioni di Euro, Ebitda a 126 milioni di Euro, risultato netto di 28,5 milioni di Euro e patrimonio netto pari a 377 milioni di Euro.

Complessivamente la crescita del fatturato aziendale si è attestata al +2,5%, grazie all’aumento dei volumi e dei prezzi di vendita dei prodotti a valore, oltre agli importanti investimenti sulla filiera integrata italiana, che si conferma la principale risposta strategica per garantire competitività. Tra le azioni volte allo sviluppo e alla valorizzazione delle filiere si colloca la partnership strategica, a ottobre 2023, con Forno d’Oro - azienda specializzata nella produzione di affettati avicoli ad alto contenuto di servizio - che ha portato il gruppo ad aumentare la flessibilità operativa e a rafforzare ulteriormente la propria supply chain.

Con riferimento alle performance di vendita, il canale GDO ha fatto registrare una sostanziale tenuta (+0,7% a valore), il canale Normal Trade è cresciuto del +2,3% a valore e il canale del Fuori Casa ha continuato la sua crescita, con il consumo italiano “Out of Home” che nel 2023 ha superato i livelli pre-Covid in valore assoluto, rappresentando così uno dei principali canali di sviluppo per Amadori.

Nel corso dell’anno sono stati confermati e incrementati gli investimenti, portando a circa 70 milioni di euro l’impegno per potenziare il presidio lungo tutta la filiera integrata, che a fine 2023 occupa complessivamente oltre 9.300 addetti ed è formata da 19 siti produttivi (tra stabilimenti di trasformazione alimentari, piattaforme logistiche primarie, mangimifici e incubatoi), a cui aggiungono 16 centri di distribuzione tra filiali e agenzie e circa 800 allevamenti, sia a gestione diretta che in convenzione.

Grazie alle proprie filiere italiane, integrate e attente alla sostenibilità, Amadori punta a proporre un’alimentazione proteica variegata, di qualità e caratterizzata da diversi “colori”: dalle carni avicole (proteine “bianche”), alle uova e ovoprodotti (“gialle”), dalle carni di suino (proteine “rosa”, commercializzate attraverso il brand Lenti, acquisito nel 2022) alla linea “Veggy” Amadori (proteine “verdi”, a base di legumi). Un’ampia gamma di prodotti che testimonia il percorso intrapreso dal gruppo, per evolvere la sua offerta di proteine “naturali” e diventare la Protein Company italiana più sostenibile e innovativa, come sintetizzato dal nuovo corporate brand “Amadori - The Italian Protein Company”, attraverso un’offerta adatta a tutti i consumatori.

In linea con questa visione, è stato varato il nuovo Piano Strategico 2024-2028, che prefissa gli obiettivi di medio-lungo termine e delinea il percorso che guiderà l’azienda nell’evoluzione a leader culturale e di mercato.

Tra i diversi ambiti di crescita è incluso, fra l’altro, lo sviluppo della presenza nell’“Out of Home”: nel 2023 le catene di ristorazione in Italia hanno registrato una crescita annua a doppia cifra (circa l’11%) e rappresentano un’importante opportunità per sostenere la crescita aziendale.

Il Piano Strategico 2024-2028 sarà un percorso in cui i nostri sforzi si concentreranno verso le direttrici principali di rafforzamento della Brand Reputation, la ricerca delle efficienze operative e la valorizzazione delle risorse interne, oltre alla riduzione della dipendenza da fattori esogeni, attraverso significativi investimenti. Questi obiettivi convergono verso un unico paradigma: concentrare le risorse nella creazione di valore” - dichiara Denis Amadori, Amministratore Delegato del gruppo.